giovedì 7 gennaio 2010

Meno male che c'è Bersani!


Eh sì, meno male che Bersani è stato eletto segretario del PD!
Finalmente un leader capace di tenere il partito in pugno, di dettare una linea politica univoca, di chiarire le alleanze, di contrastare Berlusconi con una opposizione rigorosa ma propositiva!
Meno male!
Se ci fosse sempre Veltroni (o l'emulo Franceschini) avremmo ancora un leader molle, con la sua idea del partito liquido (splendida metafora, comunque tu lo voglia prendere, qualcosa del partito liquido scappa e se ne va per conto suo). E magari con l'avvicinarsi delle Regionali ognuno a dire la sua e fraterne coltellate per le candidature a governatore.
Se ci fosse Veltroni, in Puglia si starebbero amazzando e nel Lazio avremmo dovuto attendere la Bonino per levarci le castagne dal fuoco non sapendo chi candidare per perdere.
Se ci fosse Veltroni, saremmo stati indecisi se allearsi con l'UDC o con la Sinistra Comunista, magari anche con i Radicali.
Se ci fosse Veltroni, si rischierebbe l'inciucio. Con il suo buonismo da pane e nutella, pronto a fare le riforme, e quindi a farsi fregare, se la storia insegna qualcosa, dal grande manipolatore.
Se ci fosse Veltroni, con la sua aria da Topo Gigio, Di Pietro se lo sarebbe mangiato e sarebbe stato lui a guidare l'opposizione con quei modi così sguaiati.
Ah, ma ora c'è Bersani. E tutto è cambiato!

martedì 5 gennaio 2010

Sole al mattino



Il 31 dicembre io e Ilaria abbiamo visitato la mostra di Edward Hopper a Milano (Palazzo Reale).
Sicuramente è una esposizione che merita di essere vista anche se, purtroppo, appare come una occasione in parte mancata.
La delusione deriva dal fatto che, a dispetto della pubblicità che rimarca la presenza di 160 opere di Hopper, in realtà i capolavori si limitano a poche opere. Mancano alcuni quadri imprescindibili come Nighthawks e Gas o molte
opere di ritratti in interni.
E' comunque una mostra da non perdere, perchè ciò che è esposto riempie gli occhi. Alcune opere rapiscono lo sguardo come Morning Sun. I bozzetti preparatori dei dipinti rendono l'emozione della creazione dell'opera. Nei dipinti giovanili, sopratutto del periodo parigino, inizia ad emergere quella predisposizione di Hopper nel tratteggiare la quotidianità che diventerà il suo marchio stilistico.
Vedere i quadri di Hopper è una immersione nel silenzio. Ogni sua opera, cogliendo attimi di vita di quotidiana o paesaggi urbani e rurali deserti, sembra accompagnata dai soli rumori dell'ambiente. Il vento, il mare, la strada,
I personaggi sono assorti, silenti, soli. Ma una solitudine, che in quasi tutti i dipinti non trasmette tristezza, quanto quiete.
Suggestiva l'installazione artistica in cui il visitatore della mostra si può calare nell'ambiente di Morning Sun.
In definitiva una mostra che consiglio vivamente.

lunedì 4 gennaio 2010

E quindi uscimmo a riveder le stelle


Eccomi. Il blog non è morto, è stato solo narcotizzato dagli eventi dell'ultimo mese.
Il concorso, il trasloco finalmente completato, l'influenza suina, il montaggio dell'infernale armadio scorrevole dell'Ikea, l'alluvione, Natale e quant'altro.
Si comincia a riveder le stelle.
Oggi, per la prima volta, ho assaporato il gusto del vivere in città che avevo perso negli ultimi anni.
Uscire dal lavoro, girare per negozi, fare la spesa per la cena nelle botteghe sotto casa, scegliendo con calma gli ingredienti e il vino un po' come il Pepe Carvalho di Montalban.
Tornare a casa senza dover cercare parcheggio e preparare in relax il pollo in fricassea.
Piccole cose. Quanto basta.
Come si suol dire, chi s'accontenta...